giovedì 17 ottobre 2013

Nuova Galatia Saga: Intervista



La guerra dei grandi tumuli -  La mia recensione:
Questo libro mi ha davvero presa, tanto che, ora che l'ho terminato, avverto il bisogno di leggere il seguito al più presto. Mi ha colpito molto il modo in cui è caratterizzata la protagonista, tanto che mi è sembrato di vederla crescere! I miei sentiti complimenti all'autrice :-)


Il potere dei millenari - La mia recensione:
Come dopo aver letto "la guerra dei grandi tumuli", anche alla fine di questo libro ero così "fuori realtà" da essermi chiesta per un attimo:
" E adesso? Che faccio mentre aspetto il prossimo?"
Questa saga mi sta prendendo tantissimo, non posso far altro che consigliare a tutti di iniziarla... mentre aspetto con ansia che esca il prossimo libro...

La maledizione del drago - La mia recensione:
La Maledizione del Drago conclude degnamente la prima trilogia firmata "Nuova Galatia".
Giungere alla fine di un lavoro così immenso ti lascia attonito, quasi sconvolto.
Mi sento di dire che questa è la prima saga fantasy che ho iniziato in età adulta, e quando mi sono avventurata tra le pagine de "La guerra dei grandi tumuli" per la prima volta, mai avrei immaginato che questo genere potesse piacermi ancora così tanto, e in particolare, che questa saga avesse il potere di catturarmi in tal modo.
Sono entrata per tre volte nel mondo di Nuova Galatia, per tre volte ho vissuto emozioni meravigliose, potenti, a volte strazianti, tramite i suoi personaggi; ogni volta chiudevo gli occhi e riuscivo a immaginare di essere tra le Kore, o tra i militari del contingente di Quert, piuttosto che nello sfarzoso palazzo di Geneid o tra le gelide acque della fonte con Ethain.
Sono a dir poco meravigliata da tutto ciò.
Essere arrivata alla fine, sapere che fino alla prossima trilogia non potrò più vivere accanto ai personaggi, mi da come un senso di smarrimento.
Senza nulla togliere agli altri libri che ho recensito, qui ci vorrebbe una stellina in più, una lode, insomma, quel qualcosa che ti permette di distinguere un libro che ti piace da uno che ti cattura completamente.
Consiglio vivamente a tutti di iniziare questa saga.


INTERVISTA:

1) Ciao Mara! Come avrai intuito dalle recensioni, la tua saga mi sta piacendo tantissimo. La prima domanda che voglio farti, riguarda il modo in cui è nata: come sei riuscita a creare un mondo tanto vasto e caratterizzarlo in modo quasi perfetto?

- In realtà è stato un processo spontaneo: ho solo riflettuto molto sul tipo di società nella quale mi sarebbe piaciuto vivere. Quindi, inizialmente, ho dato fondo al mio più puro idealismo prendendo spunto dalle società più evolute. In una società davvero evoluta, la sensibilizzazione, l’educazione e l’istruzione hanno un ruolo fondamentale. Altro elemento, sul quale mi sono molto documentata, è stato il mondo celtico. Ne sono sempre stata affascinata, così ho deciso che lo avrei in qualche modo inserito nel mio attraverso le usanze e alcuni rituali, decantato però dagli elementi primitivi che poco si conformavano alla mia idea di “società progredita”.

Poi, per evitare che la società fosse troppo idilliaca, ho fatto sì che molti dei personaggi mandassero in frantumi un sistema teoricamente perfetto con le loro pratiche discutibili, i loro errori e vizi, non rispettando appieno le leggi e, anzi, mettendole in discussione o raggirandole.

Questo perché non può esistere una società perfetta, in quanto non esistono persone perfette. E meno male, sennò sai che noia sarebbe stata la vita!

2) La tua saga è molto originale: una delle cose che mi ha colpita di più, è stata la convivenza perfetta delle vicende di stampo epico con le scene di vita quotidiana dei numerosi protagonisti. Sei partita con l'intenzione di scrivere un “Epic- Romance”, se mi passi il termine, oppure questo modo di trattare il fantasy è nato spontaneo durante la stesura dei romanzi?

- La prima decisamente. Volevo scrivere di cavalieri, druidi, streghe e battaglie, ma erano le vicende umane e il loro aspetto introspettivo a interessarmi di più, dunque sapevo sin dall’inizio che il mio non sarebbe stato né un epic né un romance, ma un miscuglio tra i due.


3) Per creare tutti i personaggi in modo che risultassero sempre credibili e coerenti, ti sei ispirata a persone che conosci? Oppure hai messo un po' di te in ognuno di loro?

- Entrambe le cose. Che in ogni personaggio ci sia un po’ di noi o un po’ di quanto noi abbiamo osservato e sperimentato negli altri, è senza dubbio inevitabile. Anche un po’ appagante e un pizzichino divertente!

4) Trovo che la protagonista, fin dalle prime pagine, mostri una personalità piuttosto complessa, che poi viene accentuata dalle numerose vicende in cui si trova. Come ho detto nella prima recensione, “mi è sembrato di vederla crescere”, ed ho avuto anche l'impressione che l'apice della sua crescita l'abbia raggiunto proprio alla fine di “la maledizione del drago”. Eppure, spero di trovarla ancora nei prossimi volumi, con la speranza di vederla crescere e lottare ancora: puoi darmi qualche anticipazione in merito?

- Nella vita non si smette mai di lottare e crescere. Ognuno di noi oltrepassa delle fasi specifiche, come la ricerca della propria personalità, che di solito termina con l’arrivo dell’età adulta, ma in seguito scatta l’eterna ricerca del proprio equilibrio. Dico “eterna” perché la vita è fatta di continui cicli, perciò Ethain, come chiunque altro, dovrà andare alla ricerca di sé stessa ogni qualvolta il suo equilibrio verrà spezzato. Ecco l’anticipazione: verrà spezzato alla fine del quarto libro. Non odiatemi ma, proprio quando tutto sembra essere al suo posto, succede sempre qualcosa che rimette in moto tutto. Non sono io ad avercela con quella poverina. È solo il ciclo della vita.

5) Quando potremo leggere il prossimo libro di questa saga?

- Spero di poterlo iniziare molto presto. È più di un anno ormai che tento. Ho tutto pronto, le tracce di ogni capitolo sono già state scritte, come il contenuto di ogni libro; devo solo avere il tempo di dedicarmi alla prima stesura, ma non è semplice. Mi sono comunque data una scadenza: il 2014. Sì, so che è alquanto generica, un anno è composto da dodici mesi, ma vi assicuro che farò il possibile. La storia deve andare avanti, sono la prima a volerlo.

6) Stai lavorando anche ad altri progetti, in campo letterario?

Raramente mi capita di scrivere sceneggiature e, oltre alla saga, ho anche un sacco di altri progetti letterari; sempre libri, ma altri generi. Insomma, non sono le idee a mancarmi...

Grazie a Noemi per l’intervista e grazie a chiunque si sia soffermato a leggerla.
*Si batte il pugno sul cuore tre volte*.
A cura di Noemi Gastaldi http://tinyurl.com/noemigastaldi

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